https://img.freepik.com/foto-premium/euro-mano-e-contanti-corrompono-riciclaggio-di-denaro-e-truffa-con-frode-criminale-e-persona-con-pagamento-di-corruzione-le-persone-investono-a-mano-e-illegali-con-lo-scambio-di-offerte-e-il-reddito-di-denaro-per-l-avidita-finanziaria_590464-99200.jpg
Dopo gli aumenti dei prezzi degli abbonamenti e la generale tendenza dello streaming a diventare più costoso, è chiaro che ci sia una certa preoccupazione. Prima il divieto di dividere l’account e quindi la stretta sulla condivisione, poi le tariffe in aumento, i piani con pubblicità, le cose sembrano essere più complesse rispetto al passato.
Ovviamente Netflix ha avuto un boom senza precedenti, come anche le altre tv a pagamento, questo spiega perché questi servizi siano così popolari e che devano molto del loro successo alla possibilità di guardare contenuti in differita, senza vincoli di orari.
Streaming quasi gratis: il sistema che funziona sempre
La domanda che molti si fanno però è come risparmiare, ci sono oggi infatti un piano con pubblicità che costa poco più di 5 euro ma ha numerosi limiti, primo fra tutti gli spot che non sono molto gradevoli. Poi c’è il piano standard a 13 euro circa e quello premium a 18 euro, un costo non da poco se si considera poi che ci sono i vari abbonamenti come Dazn per il calcio, quindi Disney + per vedere cartoni e film per la famiglia, per avere un pacchetto completo con due o tre forniture si rischia di arrivare a cifre veramente importanti, cosa che non è alla portata di tutti.
Per fortuna però esiste un modo per risparmiare, del tutto legale. In primis vale sempre la pensa valutare quelli che sono gli operatori di settore che spesso regalano dei mesi gratuiti per chi ha un contratto, si veda ad esempio Vodafone o Tim che sono tra i più popolari. Tuttavia il metodo veramente eccellente resta quello di dividere un piano, non in modo fraudolento ma con la modalità prevista. Infatti tutti questi servizi prevedono, per chi ha un piano in corso, di aggiungere un account che diventa in tutto e per tutto dotato di un abbonamento personale, senza andare però a pagare un piano extra ma solo una piccola tariffa aggiuntiva.
Ad esempio nel caso di Netflix l’utente invece di spendere la cifra completa, può pagare solo 5 euro e avere un abbonamento senza limitazioni, conviene molto. Soprattutto se si pensa che si può semplicemente fare la somma di tutte le spese e dividere in due, in questo caso considerando un piano base da 13 euro e l’aggiunta di un utente a 5 euro sono 18 euro, quindi 9 euro a testa. In realtà si può però aggiungere anche più di un utente.
Sui siti relativi viene specificato che l’utente extra è colui che si trova al di fuori del nucleo familiare quindi che vive altrove. Non ci sono vincoli di familiarità o altro, per questo viene fatto un account a parte con la relativa email e una gestione separata. Questo vuol dire che si possono aggiungere anche 2 utenti extra, in questo caso si arriva a dividere l’abbonamento in tre. Se non si hanno amici o parenti con cui farlo esistono anche siti appositi come GamsGo o Gosplit che permettono di trovare persone che sono alla ricerca di gruppi e famiglie con cui condividere l’account. Questa metodica è legale, sicura e anche molto facile.