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Connect Watch lancia la sfida al mercato degli smartwatch, sarà il primo prodotto sul mercato basato sul sistema operativo opensource AsteroidOS.
Non sarà un’impresa facile, in un mercato che stenta a decollare, ma le premesse sono molto interessanti, andiamo a capire di cosa si parla.
Connect Watch, il primo basato su AsteroidOS
AsteroidOS è un progetto davvero interessante, un sistema operativo per prodotti di tecnologia indomabile, basato su Linux; è stato creato dallo sviluppatore francese Florent Revest. Lo scorso anno è stato declinato per essere usato su diversi modelli che erano nati con Android Wear, ma quest’anno finalmente arriva il primo smartwatch costruito in modo nativo sfruttando il potenziale del nuovo sistema operativo.
Non ci sono ancora certezze sulla data di uscita, che dovrebbe arrivare entro la fine di settembre, così come al momento non è ancora stato fissato un prezzo ufficiale, anche in questo caso ci aspettiamo informazioni più precise entro qualche settimana.
Il nuovo Connect Watch supporterà la trasmissione dati, quindi il collegamento alla rete 3G, avrà una piccola fotocamera interna da 2 mpx, in grado di registrare video e scattare foto. Devo essere sincero: non capisco molto l’utilità di 2 mpx, quando con lo smartphone ormai si fanno foto perfette, ma di fatto troverete anche questo dettaglio sul prossimo Connect Watch.
La scheda tecnica di Connect Watch
Il nuovo Connect Watch avrà un display da 1.39 pollici, con risoluzione da 400 x 400 pixel, un processore Mediatek con un clock da 1.39 ghz, mentre la RAM sarà da 512 mb oppure 1 gb; la memoria interna sarà da 4gb oppure da 8 gb.
Avrà connettività 3G, ma anche bluetooth, oltre che il sensore GPS.
Connect Watch sarà al centro di una campagna di Crowdfunding
Il nuovo smartwatch sarà proposto attraverso una campagna di raccolta fondi attraverso la piattaforma di ULELE, ma non è ancora dato sapere quali siano i tempi di consegna, ma soprattutto quale sarà il primo prezzo.
Aspettiamo notizie a breve, mentre la società che ha sviluppato il sistema operativo ha aperto le porte agli sviluppatori. La compatibilità con applicazione, ma soprattutto con i servizi di terzi sarà la vera sfida da affrontare,
Come andrà? Sono curioso di scoprirlo…
Andrà male. Devono fare uno smartwatch dal design classico e minimale, una linea precisa, questo ha un’accozzaglia di forme spigolose e tonde che non hanno senso. Deve essere un add-on del telefono quindi non serve a nulla il modulo dati e la fotocamera. Il display non deve essere amoled a causa del burn-in. Dimensioni e peso devono essere ridotte e la batteria deve garantire almeno una settimana d’uso. Tra l’altro design scopiazzato a Tag Heuer. Inutile dire che il S.O è già morto.
Tutto questo ottimismo non ci farà male? 🙂
Il beneficio del dubbio… comunque è innegabile che si tratti di Progetto fallimentare (almeno lato S.O) non ci è riuscita Microsoft e Samsung giusto giusto nei Gear. La vedo male. Comunque ho fatto un commento davvero stronzo, brutta giornata… un atro fattore tenere conto è la pubblicità, senza non si fanno grandi risultati. Comunque se riesce buon per lui.
A me nella foto di lato la versione nera non dispiace assolutamente (al contrario della foto di fronte) look sportivo molto simile ai Garmin, purtroppo però non ne intuisco le dimensioni.
Lato SO non mi pronuncio.
Sid