Qualche giorno fa abbiamo assistito alla presentazione dei nuovi dispositivi di Google ma scopriamo che il Pixel 5 non arriverà in Italia.
È difficile riuscire ad interpretare le scelte di Google nel campo degli smartphone, ma la decisione di non importare in Italia il nuovo Pixel 5, mi conferma un’impressione percepita anche nel corso dell’evento dell’altra sera.
Sembra quasi che gli smartphone non rappresentino una reale priorità per l’azienda, tanto è vero che per quest’anno è stato scelto di utilizzare un processore che non è al top della gamma, una soluzione estetica come il sensore dell’impronta digitale sul retro, opzione che oggi utilizzano solo i prodotti di fascia bassa.
Lo scorso anno è stato introdotto il radar, come soluzione per lo sblocco del telefono e la gestione di alcuni comandi senza utilizzare il display, ma a distanza di un solo anno quell’opzione viene abbandonata per tornare alle vecchie impronte digitali.
Diventa davvero complicato comprendere quale sia la strategia di Google nel campo degli smartphone, perché sembra quasi che il 2020 rappresenti un passo indietro, o forse l’inizio di un nuovo percorso, in cui paesi come il nostro non sono particolarmente rilevanti.
Anche la scelta di distribuire uno smart speaker che a distanza di diversi anni dal primo modello non presenta novità sostanziali dell’hardware lascia spazio a qualche perplessità. Certo, c’è una qualità migliore dell’audio, ma essenzialmente tutto il resto rimane uguale.
Non è semplice nemmeno l’interpretazione della decisione di utilizzare il nome Google TV per il sistema operativo che verrà offerto dentro Chromecast, quando nel corso di questi anni ci siamo abituati ad Android TV.
Riconosco la spinta innovativa di multi servizi di Google, trovo che la qualità di alcune soluzioni sia elevatissimo, ma cercare di interpretare la strategia sul fronte dei dispositivi è veramente difficile.
Se confrontiamo la proposta dei concorrenti, è immediatamente percepibile come Amazon sia più determinata nella creazione di una linea di prodotti, il cui fine è quello della raccolta di dati.
Allo stesso modo, Microsoft ha intrapreso una strada nel mondo dei dispositivi che sta diventando sempre più interessante, con prodotti di qualità elevatissima e ora anche con una copertura di fasce diverse del mercato, grazie alle differenziazioni di prezzo.
Confermo le prime impressioni, maturate dopo la visione dell’evento virtuale, ovvero che sono molto curioso di provare la nuova Chromecast, così come voglio mettere sotto torchio il nuovo Nest audio per godere di tutte le sfumature musicali che Google a messo appunto insieme ad artisti famosi, tra cui Mark Ronson.
Rimane il dispiacere per la decisione di non distribuire il Pixel 5, che è sempre un punto di riferimento nel mondo Android.