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Il Google Pixel Slate è il prodotto che più di tutti ieri ha attirato la mia attenzione, ma purtroppo non arriverà in Italia. Quanto meno non subito.
Credo che il tablet presentato da Google ieri sia in primo luogo il funerale dei tablet Android. Dubito che vedremo uno sviluppo nell’interfaccia delle tavolette con Android a bordo, perché è evidente che quel segmento per Google ha ragione di esistere solo con il sistema operativo Chrome OS.
Questo significa che lo sviluppo di soluzioni dedicate ai tablet nel contesto di Android è altamente improbabile e vedremo probabilmente un allontanamento dei due mondi, sempre che in realtà non ci sia una futura “fusione” tra Chrome OS e Android attraverso il progetto di Fuchsia OS.
Cosa mi piace di Google Pixel Slate?
In primo luogo il display da 12,3 pollici, con la tecnologia LTPS, Low Temperature Polycrystalline Silicon, che garantisce tempi di risposta fulminei e quindi una qualità delle immagini al top.
C’è però da sottolineare che iPad Pro ha una luminosità superiore, pur avendo una densità dei pixel inferiore.
Ci saranno tantissime configurazioni per arrivare addirittura a 16 gb di RAM, come in un vero desktop/notebook
Il design è incredibilmente sottile, ma reso comunque resistente dalla struttura in metallo.
Il sensore delle impronte digitali è posto sul fianco del dispositivo sul pulsante di accensione e pare sia molto veloce.
Dalle prime impressioni che leggo, sembra che le due fotocamere da 8 mpx siano molto valide, soprattutto grazie alla dimensione dei pixel molto generosa.
La tastiera è Ok, ma non è il top
L’unica vera debolezza dei dispositivi 2 in 1 rimane per me la tastiera, perché la spaziatura dei tasti non è quella dei computer “veri”, così come è inferiore la libertà di scegliere l’angolo di visione che si preferisce.
Ciò detto, sembra che il Pixel Slate offra comunque una buona esperienza d’uso con una tastiera che ha una corsa morbida e veloce allo stesso tempo, con una collocazione dei tasti adeguata, anche se chi ha fatto le prime prove ha riscontrato difficoltà digitando alla cieca.
Audio Ottimo, dual front speakers
Un altro punto di forza del nuovo Slate, per cui Google ha scelto una soluzione diversa da quella che va per la maggiore oggi sugli altri tablet, è l’audio.
Sui nuovi iPad, così come su Galaxy Tab S4, ci sono 4 speaker, che vengono attivati a seconda della posizione del tablet, per non essere ostacolati dall’impugnatura.
Google ha scelto invece la soluzione dei due speaker frontali che emettono suono in stereo, partendo dall’idea che il tablet venga usato quasi ed esclusivamente in orizzontale.
La promessa è di un audio di qualità, a tal punto che agli utenti verranno regalati alcuni mesi di abbonamento a YouTube music.
Prezzo impegnativo, ma…
Se uniamo configurazione base di Pixel Slate e Slate Keyboard, il prezzo di base si aggira intorno ai 798 euro, che sembrano molti, ma in realtà sono meno degli 890 chiesti da Microsoft Surface, che evidentemente per Google è il competitor diretto di Slate.
A voler guardare, anche Tab S4 di Samsung si aggira intorno a quel prezzo con la tastiera, mentre il Matebook X Pro di Huawei si compra per una cifra addirittura superiore.
Resta da capire se questo dispositivo con Chrome OS si possa considerare davvero un competitor dei notebook con Windows a bordo.
Ma tutti questi se e questi ma lasciano il tempo che trovano, perché il Google Pixel Slate, almeno per ora, da noi non arriva.
Sarà in vendita in USA e Canada dalla fine dell’anno. Se avete una zia d’America, approfittatene…