Ieri ho finalmente messo le mani sul prodotto e vi posso dare le mie prime impressioni su Oppo Find X, lo smartphone che è stato lanciato la scorsa settimana a Parigi e che arriverà dopo l’estate sul mercato.
Conoscete già il marchio Oppo?
Ma chi è Oppo? Quando arriva in Italia? Con quali credenziali? Chi di voi è super appassionato di tecnologia conosce il brand che da qualche anno ha colonizzato il mondo orientale e che oggi è il numero 2 in Cina e il numero 4 a livello mondiale; questi risultati si riferiscono ai dati aggregati del gruppo SBK e includono le vendite di Oppo, OnePlus e di Vivo.
E’ curioso come questo gruppo riesca ad essere in cima alle classifiche del mondo, o comunque in posizione molto rilevante, pur non vendendo i propri prodotti in più della metà del pianeta. Questo vi aiuta da un lato a capire quanto irrilevante stia diventando il mercato europeo rispetto alle grandi nazioni orientali, dall’altro fa intuire quale potenziale di crescita ci sia per i marchi in arrivo dal lontano oriente.
Oppo arriva ora in 4 paesi europei ed è pronta per un successivo ulteriore sviluppo nelle aree non servite.
Il primo prodotto che arriverà sugli scaffali, ma potete scommettere che non sarà l’unico, è il recentissimo OPPO Find X, presentato ieri anche in Cina; curiosamente il lancio internazionale ha preceduto quello domestico, ribaltando un’abitudine consolidata dei brand cinesi.
Prime impressioni su Oppo Find X
Ma come è questo Oppo Find X, che arriva sul mercato a 999 euro e che ha anche una versione speciale marchiata “Lamborghini” che sarà distribuito per 1.699 euro?!?
Bello. Su quello non ci sono dubbi. Ma anche completo, perché all’interno c’è il processore Snapdragon 845, con 8 gb di ram e ben 256 gb di memoria interna, mentre la variante Lamborghini avrà addirittura 512 gb di memoria interna.
La fotocamera è da 25 mpx sul fronte, mentre sul retro c’è una combinazione tra 16 e 20 mpx, con apertura F/2.0 e il supporto dell’intelligenza artificiale per riconoscimento delle scene e il miglioramento delle foto. Come da tradizione per i prodotti cinesi, la fotocamera frontale ha un’opzione “bellezza” che può essere agganciata all’intelligenza artificiale, dopo una scansione 3D del proprio volto. In pratica, la cancellazione delle rughe è fatta su misura.
Il software che governa il telefono è “colorOS 5.1”, cioè l’adattamento che l’azienda ha fatto di Android 8.1, con alcune scelte curiose come quelle di uno store alternativo per le app, cosa che ho sempre faticato a comprendere, ma che rientra tra le abitudini dei costruttori orientali.
Come funziona la videocamera a scomparsa di Oppo Find X
Non so se ve ne siete accorti, ma sto girando intorno al tema principale, che andiamo subito ad affrontare: come funziona la fotocamera a scomparsa?
Devo fare “parola torna indietro”, come si diceva una volta, perché la soluzione scelta da Oppo non è solo bella da vedere, ma è anche comoda da usare e in un certo senso ininfluente nell’esperienza utente complessiva, nel senso che non la peggiora.
Quando impugnate il telefono per lo sblocco con il viso la camera si alza alla velocità della luce e il tempo necessario allo sblocco è praticamente identico a quello che voi impieghereste per trovare il sensore di impronte con il vostro dito.
In molti casi non mi sono quasi accorto del tempo trascorso dalla pressione del tasto di accensione allo sblocco. Ma quanto durerà nel tempo un sistema così sofisticato? L’azienda promette che il movimento meccanico è garantito per 300.000 attivazioni; con l’uso del telefono “normale” sono circa 10 anni di utilizzo, per chi avesse un’uso smodato il tempo si accorcia a 3 anni e mezzo. Ma sono sicuro che chi è maniaco dello smartphone non arriverà mai ad un’anzianità simile del proprio telefono.
Se lo sblocco è veloce, non è da meno l’attivazione della fotocamera, che si comporta in modo piuttosto curioso, perché quando uscite dalla app “fotocamera” rimane aperta ancora per qualche secondo, nel caso ci doveste ripensare e decidiate di fare un altro scatto nel giro di poco. Diciamo che il tempo di fuoriuscita del blocco fotocamera è identico a quello di apertura della app, quindi non si percepisce alcun handicap dato dal movimento dei sensori.
Non ho approfondito, perché sono un po’ babbo, il tema della cover: non so se ne esista una per Oppo Find X; ma la protezione del telefono sarà un dettaglio fondamentale per non versare lacrime amare sul cristallo distrutto.
Curiose invece alcune soluzioni come il cassettino delle sim nella parte inferiore del telefono, con le due sim che anziché essere affiancate sono sovrapposte, per ridurre l’ingombro.
Bellissimo il display AMOLED che occupa il 93,8% della superficie totale dello smartphone, record assoluto del mercato, con bordi curvi sia sul fronte che sul retro. Ci saranno alcuni comandi legati alla pressione dei bordi, ma non erano disponibili in questa versione ancora “acerba” del telefono.
Non vi nascondo che trovo stupendi i gradienti che vengono proposti al mercato, sono due varianti di colore che hanno un effetto cangiante molto gradevole.
Uno tende al rosso, l’altro al blue, per dare un’idea un po’ spartana della situazione, ma entrambi hanno questo effetto “mutante” quando si muove il telefono che è davvero bello da vedere.
Non posso esprimere un giudizio sulla batteria, ci vorrà una prova approfondita per riuscire a capire come funziona e quanto dura.
Attendiamo l’arrivo sul mercato, che è fissato per la fine dell’estate, verosimilmente negli stessi giorni in cui arriverà il nuovo iPhone, con cui si metterà in concorrenza per il posizionamento scelto a livello di prezzo.
La sfida più grande è proprio quella. Il marchio Oppo è in grado di sostenerla, partendo dalla semplice bellezza del prodotto? E’ la risposta che attendiamo dagli utenti. Secondo voi, ce la farà?
Scimmia più totale, nel bene e nel male qualcosa di nuovo.
Bellissimo.E bravissimi in Oppo a realizzare qualcosa di nuovo che rende subito vecchio l’orribile (per me) e scomodissimo notch. Spero che la tacca sparisca presto dal mercato per arrivare a display puliti. Complimenti ad Oppo.