Oggi torno per un attimo a parlarvi di iPhone 11 Pro Max, perché mi accorgo che gira e rigira torno sempre lì, dopo i periodi di prova per le recensioni.
Da qualche settimana avevo tolto la SIM principale da iPhone per piazzarla dentro i dispositivi che stavo provando, una lunga lista in questo periodo: Huawei Mate 30 Pro, poi Galaxy Fold, un paio di Realme, Motorola Razr, Galaxy Z Flip e altri che ora non ricordo.
Un periodo intenso in cui ho usato la mia SIM principale per poter valutare tutti gli aspetti del funzionamento dei vari smartphone e dopo questo giro infinito, sono tornato da dove sono partito: iPhone 11 Pro Max, il prodotto più completo, efficiente e performante che esista sul mercato.
Per l’uso che faccio dello smartphone (sottolineo e ripeto, per l’uso che faccio dello smartphone) iPhone 11 Pro Max è il prodotto che meglio risponde alle mie esigenze, per una ragione molto semplice: tutto quello che deve fare lo fa bene, in alcuni casi anche meglio.
Prendo a caso alcuni dei prodotti usati in queste settimane: a Huawei Mate 30 Pro mancano i servizi di Google e le applicazioni della banca non funzionano, non è esattamente una mancanza da poco.
Motorola Razr impone l’apertura continua del telefono per qualunque cosa si debba fare ed è poco pratico, oltre ad avere una fotocamera che riporta indietro nel tempo di tre o quattro anni.
Galaxy Fold è un prodotto eccezionale, ma è così voluminoso che in alcuni casi è semplicemente impossibile trasportarlo; servono la giacca o lo zainetto e comunque soffre di altre debolezze di cui vi dico tra poco.
Gli altri prodotti che ho provato, pur se interessanti, sono comunque di una categoria di prodotto inferiore rispetto ad iPhone, non li metto in confronto diretto perché non sarebbe un paragone corretto.
Non è solo lo smartphone a fare la differenza
In realtà, in queste settimane mi sono accorto che mi manca ciò che sta intorno ad iPhone, dettagli in cui Apple ancora oggi primeggia in modo schiacciante, anche rispetto ai concorrenti più blasonati.
Parlo, ad esempio, di Apple Watch: non c’è un solo prodotto capace di sostituire lo smartwatch di Apple. Ne abbiamo parlato a più riprese, i concorrenti stanno parzialmente colmando il gap, ma l’integrazione oggi offerta tra iPhone e Watch non ha pari.
Galaxy Watch Active 2 di Samsung è un buon prodotto, ma ha diverse mancanze, tra cui la “replica” delle mappe sul quadrante. Questo è uno dei dettagli che amo di iPhone: avviate la navigazione sul telefono, la mappa appare anche sull’orologio e quando dovete cambiare direzione c’è un piccolo feedback aptico sul polso che vi avvisa che dovete fare qualche cosa e cambiare direzione.
E poi gli auricolari: non so quale sia la magia di Apple in questo senso, ma l’uso di AirPods è incredibilmente semplice rispetto a qualunque altro prodotto oggi sul mercato e il vantaggio sta nelle piccole cose.
Si tolgono facilmente dalla custodia, più facilmente di qualunque prodotto in circolazione, ma soprattutto hanno un audio in conversazione che nessun altro è riuscito a replicare, anche coloro che ne hanno copiato la forma.
Per una comparazione diretta: Sony ha audio migliore per la musica, ma sono terribili in conversazione, Galaxy Buds+ hanno audio così così con la musica e la conversazione è ancora lacunosa, Huawei FreeBuds hanno discreta qualità musicale, ma conversazione telefonica al di sotto degli standard.
Insomma, quando si vuole usare uno smartphone con gli auricolari true wireless e avere la certezza che la qualità della conversazione sia ottima bisogna virare su iPhone e AirPods.
Non credo di dover aprire il solito tema dell’ecosistema, perché solo Samsung può (parzialmente) competere con quanto ha costruito Apple negli anni, per le altre il tema non si può nemmeno affrontare, perché siamo lontani anni luce.
Hardware perfetto, fa quello che serve, bene.
Tutte le volte che torno ad iPhone dopo periodi di prova di altri dispositivi mi accorgo che ci sono meno effetti speciali, mancano forse un po’ di gimmick, ma mi rendo anche conto che non ne sento la mancanza.
Tutto quello che c’è funziona, bene. I video sono i migliori che si possano fare con uno smartphone, gli accessori nati appositamente per iPhone non si contano e spaziano nei segmenti più disparati.
La fotocamera è finalmente all’altezza dei migliori prodotti disponibili e nel caso di iPhone 11 Pro Max, la batteria è inesauribile.
Insomma, faccio giri immensi e poi torno sempre lì. Il prodotto da battere resta sempre lui.
Buongiorno
Ho letto il tuo articolo: gira e rigira torni su Iphone.
Da utente consumer, gli esempi che hai descritto, sono riferiti all’ecosistema apple, ma non hai fatto un paragone con uno smartphone android top di gamma ”standard”.
Sono ststi usati come metro di paragone, un huawei senza servizi google, e due pieghevoli che hanno problemi di comfort e praticità.
E scommetto che il 90% degli utenti Apple hai installato sull’Iphone i servizi Google tipo ricerca, maps, gmail, you tube ecc.
Devo ammettere che non ho mai usato l’Iphone? e vorrei tanto comprarlo, per farlo vorrei essere convinto. Ma in questo articolo non riesco a capire dove eccelle Ios rispetto ad Android.
Ti abbraccio
Stefano
Devi provare iPhone per capirlo al 100%, la stabilità, affidabilità e completezza di iPhone senza bisogno di fronzoli è qualcosa che puoi solo sperimentare nella vita di tutti i giorni per fare un confronto preciso. Di fatto non fa nulla di più rispetto ad un qualunque android, ma l’ecosistema fa la differenza.
Hai mai provato a configurare l’integrazione tra un telefono Samsung e Windows?
Per avere gli stessi servizi (messaggi e chiamate su Mac o iPad) con Apple non devi fare niente, fa tutto il sistema.
E poi HomeKit: se usi prodotti di casa intelligente, la configurazione è immediata, con Amazon Echo e Google Home è ancora troppo complessa.
Wallet: carte di credito, carte fedeltà, biglietti aerei, di treno, del cinema, accessibili in due click: finalmente Google si avvicina ma non è ancora allo stesso livello di facilità d’uso. Nella vita di tutti i giorni fa una differenza notevole.
Auricolari: AirPods si tolgono dalla custodia con una facilità incredibile, solo Freebuds di Huawei e la soluzione di OPPO può dirsi così pratica, ma poi quando si avviano le conversazioni la qualità audio in chiamata è pessima per chi ci ascolta. Dopo tre anni di AirPods, nessun auricolare ha la loro qualità in chiamata.
Smartwatch: ne ho provati decine, ma tutte le volte allacciare il cinturino di Apple Watch sembra porti avanti nel tempo di qualche anno. Mappa, leggibilità delle notifiche, interazione con le app e disponibilità di app “standalone”. Non si possono nemmeno fare paragoni, perché non ci sono prodotti con la stessa qualità sul mercato.