È molto importante sapere che in questi giorni si avvia un’ulteriore fase della transizione del digitale terrestre, che si completerà solo nel 2022.
Chi fosse all’oscuro del tema è bene che si informi, perché verrà cambiato lo standard di trasmissione del digitale terrestre, per questo motivo ci saranno molte novità che in parte sono già state introdotte, ma che diventeranno più frequenti a partire da questa settimana.
In particolare, dal 3 dicembre verranno modificati ben sei canali, che saranno spinti sulle vecchie frequenze per fare spazio a quelle nuove.
Perché succede tutto questo? Il sistema di trasmissione del digitale terrestre viene aggiornato con nuovi standard di distribuzione, che permettono di avere un maggior numero di canali in uno spazio più contenuto e quindi di trasmettere in HD senza bisogno di nuove frequenze.
Quello che succederà molto presto, ad esempio è che i canali regionali della Rai si vedranno solo ed esclusivamente via satellite, attraverso il sistema TV Sat. Su questo torniamo tra poco.
Partiamo dalle prime novità, quelli che ci riguardano da vicino perché arriveranno il prossimo 3 dicembre e riguarderanno il passaggio allo standard DVB-S2 dei canali satellitari: Nove, DMax, Real Time, Cielo, TV8, TV2000, che saranno solo in alta definizione, mentre K2 e Fresbee si vedranno con decoder HD o 4K.
Transizione digital terrestre: perché devo cambiare la tv o acquistare un decoder?
Ricordo che c’è una differenza nella transizione dei canali terrestri che passeranno allo standard DVB-T2, mentre quelli satellitari abbracceranno il DVB-S2.
Più differenza sta nel fatto che un segnale arriva da terra, l’altro dallo spazio, perché il principio alla base di queste variazioni è lo stesso, ovvero che cambia il codec di compressione dei video.
Questo significa che i contenuti vengono trasmessi e ricevuti secondo uno standard diverso di digitalizzazione, molto più efficiente, in grado di trasformare e di trasportare più informazioni in uno spazio più ristretto.
È un po’ come se in autostrada, sulla stessa carreggiata riuscissimo a far stare cinque corsie anziché due e quindi a far viaggiare più auto contemporaneamente e più velocemente.
Dal 18 dicembre tocca alla RAI
La data veramente significativa sarà quella del 18 dicembre quando i 23 canali dei Tg regionali si potranno vedere solo ed esclusivamente su TV Sat in HD e 4K.
Il 31 dicembre, invece, ci sarà lo spostamento dei principali canali Mediaset, mentre subito dopo arriverà anche lo spostamento di La7d.
Questi movimenti saranno incrociati tra i canali del digitale terrestre e gli stessi canali distribuiti però via satellite, ci sono due diversi metodi per poter verificare se il proprio decoder oppure la propria televisione sono abilitati alla ricezione di quei programmi.
Per quanto riguarda il digitale terrestre, è già disponibile il canale 100, se selezionando il canale vedrete qualcosa sul vostro schermo, significa che siete pronti alla transizione. Altrimenti vi toccherà cambiare il televisore oppure acquistare un decoder esterno.
Se invece si parla di un ricevitore satellitare, dovete controllare il canale 500. Anche in questo caso, si appare il segnale televisivo vuol dire che è tutto a posto, altrimenti dovrete cambiare il vostro decoder.
Abbiamo più volte affrontato questo tema, perché la transizione verso il nuovo standard il digitale terrestre comporterà la necessità di cambiare televisore per milioni di utenti solo nel nostro paese, ecco perché sarebbe opportuno programmare questa novità con un discreto anticipo.
I produttori ci hanno avvisato già da tempo su quali possano essere i rischi di un acquisto tardivo, quando la varietà di modelli disponibili potrebbe essere molto ridotta, costringendoci quindi ad accettare di comprare ciò che si trova.
L’ultimo dettaglio che vi ricordo, perché è particolarmente importante, e che già dal 2017 i produttori sono obbligati a vendere dispositivi compatibili con i nuovi standard, quindi acquistando un televisore oggi avete la garanzia di essere ovviamente già pronti per il futuro.
Bisogna anche sapere che alcuni televisori sono già compatibili allo standard di trasmissione, ma non a quello di codifica. Quindi questo significa che molti prodotti in particolare quelli venduti tra il 2014 e 2015 potrebbero comunque non essere adatti alla nuova fase.
Attenzione anche alla fase di aggiornamento dei canali, sarà necessario risintonizzare il vostro televisore, alcuni canali potrebbero non essere disponibili per alcuni giorni.
Si apre, ovviamente, un capitolo vastissimo su quali televisori comprare con la transizione del digitale terrestre? Il consiglio è quello di avere un occhio attento al prezzo, come è normale che sia, ma anche e soprattutto alle funzioni smart della vostra prossima TV.
Sì è vero che le nostre TV andranno sostituite per poter fruire dei programmi tradizionali, lo è altrettanto che nel giro di pochi anni probabilmente taglieremo proprio il cavo dell’antenna e useremo solo ed esclusivamente servizio online.
Ecco perché, acquistando un televisore oggi, è importante verificare che abbia un adeguato sistema operativo, in questo senso le garanzie migliori vengono da Android e dal sistema di LG, trovo discreto il sistema operativo di Samsung, ma non il migliore in assoluto…
C’è poi il tema di che tecnologia abbracciare acquistando un televisore, una soluzione tradizionale LED oppure qualcosa di un po’ più sofisticato? Io sono un profondo sostenitore dello standard OLED, mentre ho qualche grossa perplessità quando si parla di QLED, Standard che ha voluto abbracciare la sola Samsung e che rischia di finire in un vicolo cieco.
Esistono anche soluzioni intermedie, come i pannelli nanocell di LG, ma con la discesa dei prezzi degli OLED non so se valga la pena affidarsi, ancora ad una volta, ad una nicchia.
Nei prossimi mesi ci occuperemo spesso di televisori e di opzioni di acquisto, perché per molti di noi ci sarà letteralmente l’imbarazzo della scelta. Cerchiamo di non farci cogliere impreparati.