Come ogni anno, le novità di Google I/O tracciano la strada per lo sviluppo dei prodotti che costituiscono il mondo di una delle realtà tecnologiche più rilevanti del mondo.
Bisogna però riuscire a distinguere tra le decine di annunci, perché non tutti sono davvero rilevanti, molte delle informazioni che arrivano da questo appuntamento in realtà sono più suggestioni di marketing che non reali innovazioni che faranno parte della nostra vita.
L’annuncio più importante, riguarda anche quest’anno la disponibilità di Android 12 nella sua versione beta.
La versione beta, per definizione, non è il software definitivo che l’azienda distribuirà nel corso dell’estate, ma serve per i necessari test preventivi al lancio.
Questa versione in evoluzione sarà disponibile non solo sui dispositivi pixel ma anche su molti altri smartphone oggi in circolazione, come quelli di Nokia, di OnePlus, TCL e una lista che diventa sempre più lunga, che comprende anche OPPO.
A seconda del dispositivo che si usa, cambia il modo in cui ci si registra al programma beta, il più semplice di tutti è quello dei Google pixel, basta raggiungere la pagina Android Beta Enroll e registrare il proprio telefono.
Noi, come prassi, sconsigliamo di registrarsi per l’utilizzo di una versione beta del software se non per lo scopo di sviluppo di applicazioni. Se dovesse capitare di scegliere comunque l’ignoto, sappiate che non tutte le applicazioni garantiscono il funzionamento con le versioni beta.
Samsung e Google insieme per gli smartwatch
Tornando agli annunci importanti e le novità della conferenza per gli sviluppatori Google I/O, uno degli argomenti più succulenti riguarda gli orologi intelligenti, perché Google e Samsung hanno deciso di unire le forze, realizzando un mix tra wearOS e Tizen, una decisione che nelle intenzioni dei due produttori dovrebbe dare vita ad un sistema operativo più completo e più efficiente, pronto per sfidare Apple Watch.
Arriveranno molti sviluppi anche per l’assistente di Google, uno dei quali riguarda l’approccio lessicale, che sarà più simile alle conversazioni naturali, grazie all’uso di Language Model for Dialogue Applications, una soluzione che è stata allenata per moltissimo tempo, per insegnare all’assistente l’uso di un linguaggio più simile a quello degli esseri umani.
L’uso dell’intelligenza artificiale in moltissime applicazioni sarà un ulteriore passo intrapreso da Google, nelle condizioni più disparate.
L’intelligenza artificiale, infatti, verrà sfruttata per leggere le macchie della pelle e prevenire rischi alla salute.
Ma non solo, perché l’intelligenza artificiale sarà utilizzata anche per utilizzare gli scatti fotografici, ora interpretando in modo più efficiente e naturale anche il colore della pelle scura, un dettaglio che incredibilmente metteva in crisi i precedenti modelli di calcolo.
Un nuovo algoritmo per la ricerca
L’aspetto per cui l’intelligenza artificiale giocherà un ruolo fondamentale è quello della ricerca di Google, che si avvarrà di un nuovo modello di analisi, Multitask Modified Model, ovvero Mum.
Questo nuovo algoritmo è 1000 volte più potente del precedente, grazie all’incredibile numero di nodi della rete neurale che cerca di ricreare il funzionamento delle sinapsi nervose del cervello umano.
Mum è stato addestrato in ben 75 lingue diverse, compreso l’italiano, per riuscire ad interpretare la ricerca in modo più sofisticato, interpretando la frase di ricerca inserita dall’utente.
Ci soffermiamo su questo argomento della ricerca, perché oggi molte delle nostre conoscenze passano proprio dall’utilizzo di Google e dalle risposte che gli algoritmi danno agli esseri umani.
Un dettaglio davvero importante è quello relativo ai risultati della ricerca, perché ora verranno interpretati e letti anche altri formati delle informazioni, come l’audio e il video.
Mum sarà in grado di interpretare I contenuti multimediali andando oltre descrizione e titolo, riuscendo anche a combinare le ricerche con contenuti di molteplici lingue che saranno forniti con la traduzione nella lingua di chi sta effettuando la ricerca stessa.
Nuovi strumenti per Google Docs
Tra le tante novità che sono state annunciate ieri ci sono anche nuove funzioni per i documenti di Google, soprattutto per la collaborazione remota e la condivisione.
Uno degli elementi più rilevanti e l’inserimento di Google Meat nei documenti, per poter avviare una videochiamata a con il proprio team condividendo automaticamente il documento su cui si sta lavorando.
Nelle prossime settimane andremo via via a sviscerare tutte le novità presentate, perché alcune di queste cambieranno in modo significativo il nostro flusso lavorativo.
Bisogna però riconoscere che molte delle novità di Google I/O rimarranno veri e propri trucchi da nerd, che sfrutteremo molto poco nella nostra vita di tutti i giorni.