Per fare una recensione Huawei Mate 30 Pro che sia equilibrata e veritiera dobbiamo fare un paio di premesse.
Mettiamo da parte il tema dei Google Mobile Services. Chi compra un telefono di questo tipo è di sicuro un appassionato, non avrà problemi a seguire i tutorial che si trovano in rete e che con un paio di click permettono di risolvere il problema installando ciò che manca.
La seconda premessa riguarda il prezzo: molti hanno mosso qualche critica perché il telefono non viene venduto ad un prezzo ridotto proprio per la mancanza dei GMS. E’ una considerazione accettabile, ma bisogna dire che in realtà Huawei applica un sostanziale sconto con un voucher da 300 euro che potete spendere nei negozi e sul sito di Huawei.
Potreste comprare un secondo smartphone con un voucher di quell’entità, oppure con l’aggiunta di 100 euro potete ricevere un box ricchissimo con moltissimi prodotti, il cui valore supera abbondantemente i 500 euro.
Sgomberato il campo da questi argomenti, parliamo del telefono, che è semplicemente bellissimo. Lo so, molti di voi lo guarderanno pensando al ban americano nei confronti di Huawei, ma è un vero peccato farlo, perché quando lo si impugna e lo si usa si capisce immediatamente che questo è uno dei dispositivi più potenti e più performanti del mercato.
La velocità è l’aspetto più rilevante che appare subito evidente quando si usa il nuovo prodotto di Huawei.
Questo è un dettaglio importante: Huawei Mate 30 Pro è il primo dispositivo della casa con il processore Kirin 990 e la differenza rispetto al predecessore 980 si vede, eccome.
COSA MI PIACE
- Display ottimo
- Design Spettacolare
- Fotocamera eccellente
- Foto notturne di qualità
- Batteria potente
COSA NON MI PIACE
- Mancanza Google Apps
- Prezzo molto alto
- I controlli volume senza tasti
Confezione e design
- 158.1 x 73.1 x 8.8 mm
- 198 grammi
- lettore impronte sotto display
- Connettore USB Type-C
- No connettore jack 3.5 mm
- certificazione IP68
La confezione di Huawei Mate 30 Pro contiene il telefono, il caricatore veloce e il cavo per la trasmissione dati, oltre ad un paio di auricolari.
Il design del dispositivo è abbastanza ordinario sul fronte, mentre raggiunge livelli esagerati quando lo si gira e si guarda il retro.
Viene conservato il design con i 4 buchetti delle fotocamere, ma questa volta è rotondo, circondato da una sorta di corona, che ha una lavorazione diversa dal resto del retro del dispositivo.
Non c’è il connettore per le cuffie, ma viene invece posizionato sulla parte superiore il sensore infrarossi per il controllo degli apparati che hanno quel tipo di controllo.
La verità novità sul fronte dell’hardware è l’eliminazione dei tasti volume. Si “picchietta” due volte sul lato dello schermo e appare il controllo volume che si gestisce solo in versione touch.
Display
- OLED display 1176 x 2400 pixels
- 6.53 pollici
- ratio 18,5:9
- Corning Gorilla Glass 6
- 108,7 cmq
- 94.1% screen to body ratio
- 409 pixel per pollice
- DCI-p3
- HDR 10
Lo schermo di Huawei Mate 30 Pro è un esercizio di “curvatura” estrema, con una finitura semplicemente fenomenale sui lati.
Huawei ha curiosamente scelto la soluzione di un notch “tradizionale” sullo schermo, perché c’era bisogno di spazio per inserire oltre alla selfie cam da 32 mpx anche una camera ToF per abilitare effetti legati alla misurazione di profondità.
Per entrare nel dettaglio, parliamo di uno pannello OLED con una proporzione schermo superficie del 94.1%, quasi da competizione, perché non ci sono quasi cornici né in alto né in basso.
Quello che impressiona di questo smartphone è la luminosità, che è superlativa e rende lo schermo super leggibile anche quando siete alla luce diretta del sole.
Un vero piacere per la vista. Se però siete concentrati sul tema delle specifiche, è bene che sappiate che non ci sono soluzioni avanzate come il refresh rate a 90 o 120 hz.
Sul fronte tecnico, il display è protetto da Gorilla Glass 6, è compatibile con lo standard HDR10 ed è certificato DCI-P3.
Hardware e Software
- Processore Kirin 990
- Octa core 2.86 ghz
- 128 / 256 gb memoria
- UFS 3.0
- Ram 8 gb
- GPU Mali G76 Mp16
- Esp memoria: nano mem
- Androdi 10 EMUI 10
Dal punto di vista hardware questo telefono è impressionante per la combinazione potenza/leggerezza.
Pesa 198 grammi, che rispetto ad alcuni dei prodotti più recenti del mercato è tutto sommato una cifra contenuta, lo spessore è discretamente ridotto (8.8 mm), ma quando lo si usa sembra di avere per le mani un vero caterpillar.
Il processore è un Kirin 990, octa-core con un clock massimo da 2.86 ghz. Ci sono 8 Gb di RAM, con due tagli di memoria da 128 e 256 gb, lo standard usato è UFS 3.0.
Questo significa che il telefono ha una velocità di memorizzazione e di lettura molto elevate.
A proposito di velocità: il nuovo Kirin 990 offre buoni risultati non solo per la velocità di esecuzione dei programmi, ma anche per la celerità con cui completa operazioni come l’editing di un video o l’apertura di giochi graficamente molto esigenti.
Eppure questo non è il processore più potente in assoluto del mercato, perché nei benchmark il kirin 990 ha risultati inferiori all’ormai “vecchio” Snapdragon 855.
Ma la differenza tra questo processore e la concorrenza è nell’uso dell’intelligenza artificiale. Molte delle operazioni per cui altri usano i server, con Huawei Mate 30 Pro possono essere fatte “on Device” con notevole risparmio nel consumo dei dati e dell’energia.
Il sensore delle impronte digitali è nascosto sotto il display, mentre non ci sono più i tasti hardware per il controllo del volume, sostituiti dall’uso di due tocchi sul display per far apparire il cursore che
Un peccato che non ci sia più il connettore per le cuffie, ma sappiamo che ormai questo è un trend irreversibile in quasi tutti i prodotti che sono top di gamma.
C’è invece un sensore infrarossi nella parte superiore del telefono, che può servire all’occorrenza per far funzionare televisori, condizionatori e qualunque dispositivo che abbia un controllo IR.
Il software è la versione di EMUI 10.0 basata su Android 10. Migliore rispetto al passato. ma ci sono ancora margini di miglioramento perché l’interfaccia sia all’altezza del design e dell’hardware.
Fotocamera
- Quad Cam:
- 40 mpx F/1.6 28 mm
- 8 mpx zoom 3x F/2.4 80 mm
- 40 mpx grandangolo F/1.8 18 mm
- 3D Tof
- Video front: 4k @60 fps
- Selfie cam
- 32 mpx F/2.0 26 mm
- Tof 3D
- Video selfie: 1080 30 fps
Quando il Mate 30 Pro è stato presentato, ha raggiunto immediatamente il voto più alto di DxOMark tra i prodotti disponibili sul mercato e non è difficile capire perché.
In primo luogo, il nuovo processore offre un supporto davvero al top con l’intelligenza artificiale. Quando si inquadra un soggetto, non c’è solo un’ottimizzazione “passiva” della fotocamera, ma anche un suggerimento attivo su come usarla al meglio.
Nello scattare immagini nel corso del fine settimana, ho spesso visto il telefono che suggeriva di usare il grandangolo, oppure che in altri casi indicava l’opportunità di sfruttare la modalità notturna per un risultato migliore.
Ci sono anche delle differenze nell’hardware che sono molto importanti, a partire dal sensore grandangolare che passa addirittura a 40 mpx e viene usato di default nella gestione dei video.
Non solo, perché il sensore non è RGB, ma RYB, quindi il pixel verde viene scambiato con quello giallo, che cattura molta più luce ed è estremamente più efficiente in condizioni di scarsa luminosità.
Basta scattare una foto in notturna per capirne i vantaggi.
Lo zoom ottico è ora 3X anziché 5X, ma il risultato è comunque più che accettabile nella stragrande maggioranza dei casi.
Rispetto al mate 20, il miglioramento più sensibile sta nel fatto che è difficile notare differenze tra la qualità del sensore principale e del grandangolo.
Gli scatti in modalità ritratto sono molto buoni, grazie anche alla camera 3D ToF.
Con poca luce, c’è una migliore gestione dell’equilibrio del bianco, ma nel complesso siamo molto vicini a P30 Pro.
I video sono più che buoni, con risultati che mi paiono leggermente migliori rispetto a P30 Pro, con l’aggiunta dell’effetto bokeh nei video e con una migliore gestione della stabilizzazione.
C’è anche un’opzione che trovo quasi surreale, per lo slow motion a 7680 frame al secondo con una definizione da 720 pixel.
Tra le opzioni oggi sul mercato, questa è una delle migliori, anche se forse Pixel 4 ha una fruizione più semplice ed immediata.
Batteria
- batteria 4.500 mAh
- 0 > 100% in 70 minuti
- caricatore 40W
- wireless charge 27W
Il nuovo Huawei Mate 30 Pro ha una batteria da 4.500 mAh, che viene alimentata da un caricatore a 40W, con una carica wireless che arriva alla mirabolante tensione di 27W.
Da 0 a 100% richiede circa 70 minuti, mentre quindici minuti di carica offrono più o meno il 35% di autonomia.
Ovviamente, anche questo dispositivo ha il reverse charge, è in grado cioè di caricare altri dispositivi che abbiano lo standard della ricarica wireless.
Quello che va però sottolineato è che Huawei ha fatto un lavoro eccezionale nella gestione dei consumi, probabilmente grazie alle ottimizzazioni sul processore.
Secondo i test effettuati da alcuni siti specializzati, la durata della batteria di Huawei Mate 30 Pro si può paragonare a quella di Rog Phone 2, che però ha una carica di 6.000 mAh.
Con un uso normale sono arrivato a circa due giorni di utilizzo con una singola carica.
Prezzi e disponibilità
Il posto dove trovare con certezza il nuovo Huawei Mate 30 Pro è il Huawei Experience Store di Milano in zona Citylife, ma volendo lo si può acquistare anche dal sito di Huawei.
In questo periodo, fino alla fine dell’anno, c’è un voucher da 300 euro per ogni acquisto, ma se si aggiungono 100 euro al prezzo di acquisto di 1099 euro si può avere un gift box con router wifi, carica wireless, auricolari FreeBuds 3, Cuffie Huawei, per un valore complessivo di gran lunga superiore ai 500 euro.
Recensione Huawei Mate 30 Pro, le conclusioni
Trovare la sintesi della recensione Huawei Mate 30 pro è difficile, ma solo per la mancanza delle Google Apps, che per molti potrebbero essere un ostacolo complicato.
Se però prendiamo per assodato che il problema si può aggirare con pochi click e uno sforzo molto contenuto, allora possiamo dire che questo è uno degli smartphone più belli che si possano comprare oggi.
Il design è bello, quasi lussurioso, la fotocamera e la batteria sono da primato, il processore non è il migliore in assoluto, ma offre prestazioni di alto livello, con un uso molto efficiente dell’intelligenza artificiale.
Il prezzo è importante, ma come per tutti i dispositivi top oggi in circolazione, dovete decidere voi se il voucher da 300 euro sia un indennizzo sufficiente per lo sforzo necessario all’applicazione dei GMS.