Da questa settimana arriva anche in Italia Apple HomePod mini, lo smart speaker che completa l’eco sistema di Apple, con un prodotto che mancava nel nostro paese.
Il nuovo Apple Homepod mini si presenta in un mercato molto affollato, quello degli smart speaker, che nel nostro paese fino ad oggi ho visto una netta predominanza dei dispositivi di Amazon.
Ci sono diversi elementi distintivi che rendono HomePod mini molto interessante, a partire dalla profonda integrazione con gli altri dispositivi di Apple di cui tra poco vi parliamo.
Guarda la nostra prova di Homepod Mini
Partiamo dal suo aspetto, perché il nuovo smart speaker di Apple arriva sul mercato con diversi colori, dal rosso al blu, passando per il giallo, ma sì per la propria abitazione si preferisce qualcosa di più sobrio c’è sempre la scelta tra il bianco e il nero.
Apple Homepod è alto circa 10 cm ed è avvolto da un tessuto con una trama regolare molto gradevole da vedere, che conferisce una discreta eleganza.
Il colore della copertura viene ripreso anche dalla base in silicone e da alcuni dettagli della parte superiore, che è sensibile al tocco. Quando l’area di controllo si illumina viene ripreso il colore di riferimento.
Come si usa HomePod Mini
Come quasi tutti gli smart speaker in circolazione, anche Apple HomePod mini si controlla attraverso la voce, con i pulsanti a sfioro di cui è dotato, ma anche con il controllo a distanza utilizzando il proprio iPhone o il proprio iPad.
La prima configurazione viene suggerita quando lo smart speaker viene alimentato per la prima volta, con un Popup sul display di iPhone, come quello che appare quando si utilizza per la prima volta un paio di AirPods oppure quando si abbina un Apple Watch.
Quando si utilizza più di un Apple HomePod mini nella propria abitazione è possibile decidere se creare un sistema multi stanza, se configurare gli altoparlanti come sistema stereo ed è possibile anche utilizzare gli smart speaker come sistema audio collegato ad una Apple TV.
Se viene utilizzato sfruttando i comandi a sfioramento, è possibile attivare o disattivare la riproduzione dell’audio, oppure avanzare e arretrare con le tracce sfruttando due o tre tocchi.
Attraverso la voce è possibile impartire un numero pressoché infinito di comandi con cui avviare Apple Music oppure uno dei servizi compatibili come Pandora, Deezer Kougo. Esiste anche un abbonamento speciale per Apple Music che si utilizza solo ed esclusivamente attraverso la voce con gli smart speaker di Apple al prezzo di 4,99 € mese.
Oltre ad essere una sorgente di contenuti audio con cui ascoltare i propri brani preferiti su uno dei servizi compatibili, la radio attraverso le piattaforme connesse, oppure i podcast, Apple HomePod mini può essere utilizzata anche per fare una dei milioni di domande a cui Siri sa rispondere.
HomePod mini riconosce la voce dell’utente che parla e risponde fornendo informazioni personali su misura, che vengono lette dal proprio account Apple.
È possibile anche effettuare chiamate, ad uno dei propri contatti inseriti in agenda. Probabilmente non serve invece raccontare che allo stesso modo, sfruttando la propria voce, è possibile controllare tutti i dispositivi della casa intelligente che sono connessi all’applicazione “casa” su iPhone o iPad.
La qualità audio
Uno dei tratti distintivi di Apple HomePod senza dubbio quello della qualità audio, perché gli ingegneri hanno lavorato per ottenere un suono eccellente anche in uno spazio così piccolo.
La parte inferiore dello smart speaker viene utilizzata per l’amplificazione dei bassi, che sfruttano anche la superficie a cui HomePod appoggiato per avere la massima risonanza possibile.
All’interno di Homepod mini viene utilizzato il processore Apple S5, che è in grado di misurare l’audio in tempo reale durante la riproduzione per adattarlo all’ambiente in cui viene ascoltato.
La diffusione del suono avviene a 360°, con un risultato davvero incredibile sul fronte qualitativo, perché non cambia la percezione dell’audio a seconda della posizione in cui ci si trova dentro una stanza.
Per ottimizzare il risultato della riproduzione audio, Apple ha svolto analisi in migliaia di abitazioni, oltre che nelle classiche camere anecoiche, per poter anticipare ciò che accade negli ambienti domestici.
La magia della prossimità
Per chi usa un ecosistema Apple ci sono alcune soluzioni davvero accattivanti che vengono garantite da HomePod mini, come quella della prossimità.
Quando si sta ascoltando musica su iPhone che ci si avvicina al proprio smart speaker è sufficiente lasciare per qualche secondo lo smartphone in prossimità di homepod per passare automaticamente la riproduzione all’altoparlante.
Al contrario, se si sta ascoltando la radio, oppure un podcast, o la propria musica preferita attraverso Homepod, basterà avvicinare iPhone perché appaia una schermata in cui viene chiesto se si vuole trasferire la musica al proprio smartphone.
Questa funzione è disponibile per gli smartphone che hanno il sensore di prossimità U1 di Apple.
Canale diretto con Siri, ma con privacy assoluta
Ovviamente, uno smart speaker vive del rapporto con l’assistente virtuale a cui è commesso, vale anche per Apple HomePod mini, per cui è fondamentale il supporto di Siri, che però viene gestito in modo molto diverso rispetto a quello degli altri smart speaker oggi disponibili sul mercato.
In primo luogo, homepod non registra alcuna conversazione, ma rimane solo in attesa del comando “Hey Siri”: nessun contenuto viene registrato e conservato, così come nessuna richiesta inviata al server viene correlata al proprio Apple ID. Viene infatti utilizzato un codice univoco anonimo, per cui Apple non è in grado di collegare una specifica richiesta ad un singolo utente, se non quelli legate alle proprie informazioni personali, ovvero gli appuntamenti sul calendario.
Attraverso Siri è possibile anche creare note, fissare promemoria, verificare quali sono gli appuntamenti in calendario e anche quali sono le condizioni del traffico sui propri percorsi abituali.
Con l’uso della voce, è possibile anche effettuare qualunque tipo di domanda alla propria assistente virtuale, oltre che sfruttare l’opzione dov’è di Apple per rintracciare i propri dispositivi.
Sempre tramite la voce, è possibile attivare le scorciatoie che sono state impostate utilizzando il proprio iPhone. Nei paesi in cui Apple News è disponibile è possibile farsi leggere le ultime notizie, così come si possono chiedere anche suoni divertenti oppure suoni ambientali da riprodurre attraverso lo speaker.
Il servizio interfono
L’ultima curiosità che vi segnaliamo del nuovo Apple HomePod mini e la possibilità di utilizzarlo come interfono, sia per i messaggi da mandare dal proprio iPhone verso la propria casa sia, al contrario per contattare partendo dallo smart speaker tutti i propri dispositivi connessi ad un account di Apple.
Abbiamo usato a lungo Apple Homepod Mini sfruttando la lingua inglese, ovviamente siamo felicissimi di poter fare la stessa cosa oggi utilizzando invece l’italiano. Il nuovo speaker di Apple non aggiunge funzioni particolari rispetto ai prodotti che già conosciamo e che sono da tempo sul mercato, ma come sempre, ciò che già conosciamo viene declinato alla maniera di Apple.
Funzioni molto complesse come quella della prossimità diventano estremamente semplici da utilizzare, mentre per molti dei servizi che si possono sfruttare diventa sempre più evidente la forza dell’ecosistema di Apple rispetto a molti concorrenti.
Il nostro piano per i prossimi mesi è molto chiaro: un homepod mini in ogni stanza.