La recensione Jabra Elite 85T è una di quelle prove che vorresti non finissero mai, perché la preparazione è stata un vero piacere.
Questo è il terzo modello di una linea di auricolari true wireless, la cui qualità è semplicemente spettacolare. Non ho mai nascosto il mio gradimento per i prodotti Jabra, perché da tempo non sospetto trovo che rappresentino uno degli standard più elevati del mercato.
Non si tratta solo di riconoscere l’estrema bontà dell’audio di questi oggetti, ma anche quella costruttiva, perché ho un prodotto di questo marchio che ormai ha un’età quasi indefinibile, le Jabra Revo, che ancora oggi funzionano egregiamente, non mostrano alcun deterioramento dei componenti e sono anche sul fronte del suono attualissime, pur essendo passato così tanto tempo.
Negli anni passati, i modelli 65 e 75 hanno rappresentato passi ben coordinati, verso un’eccellenza che si esprime appieno nel nuovo modello, la cui sigla è 85T.
Il passo fatto tra il modello dello scorso anno e quello attuale è più piccolo rispetto al salto generazionale tra la linea 65 e 75.
A prima vista e quasi impossibile riconoscere la nuova versione, che presenta solo dei fori più piccoli dei microfoni, contiene componenti audio più grandi, ma ha un volume complessivo molto simile a quello precedente.
Gli auricolari appena messi in vendita si vedono un po’ di più quando indossati perché sono leggermente più spessi, ma rimangono comodissimi da indossare e il compromesso è accettabile per il salto in avanti di altre funzioni.
In primo luogo c’è la riduzione automatica del rumore, che è molto efficace, un’applicazione a supporto molto completa che permette di customizzare completamente il proprio suono, ma non va dimenticata anche l’opzione per la ricarica wireless, che adesso è di serie.
Non so se sia un effetto della riduzione automatica del rumore, ma la qualità del suono era il complesso leggermente inferiore rispetto a quella di alcuni prodotti oggi disponibili. Parliamo di sfumature, perché a livello assoluto questi auricolari entrano a pieno titolo nella lista dei migliori che oggi si possano acquistare.
il sistema di controllo degli auricolari è identico, c’è un piccolo cerchio sensibile alla pressione su entrambi gli auricolari, grazie all’applicazione si possono personalizzare le opzioni disponibili per rispondere le chiamate, avanzare con le tracce, oppure alzare e abbassare il volume.
Ovviamente, è possibile anche accendere e spegnere la soppressione del rumore, piuttosto che attivare la funzione con cui ascoltare i suoni che arrivano dall’esterno.
La funzione di soppressione del rumore può essere controllata attraverso l’app, che permette di creare tre profili che possono memorizzare diversi livelli di soppressione a seconda dei luoghi in cui ci si trova.
Jabra chiama questa funzione momenti, mentre Sony, per citare un concorrente passa da un setup all’altro automaticamente riconoscendo la posizione delle sue cuffie o dei suoi auricolari.
La soluzione con la geolocalizzazione è ovviamente più comoda, anche se in realtà non funziona sempre correttamente.
Il risultato della soppressione del rumore è comunque davvero eccellente, uno dei migliori in assoluto sul mercato, probabilmente inferiore solo a quella di Sony e di Bose.
A questo si abbina anche la comodità con cui si possono indossare questi auricolari, che io riesco ad utilizzare a lungo senza fastidio, non è un dettaglio scontato: con altri prodotti ho la sensazione di poterli perdere da un momento all’altro, o al contrario di avvertire troppa pressione nell’orecchio ed entrambi le condizioni mi risultano particolarmente fastidiose.
Il suono beneficia dei nuovi Speakers, che hanno una dimensione doppia rispetto al modello precedente, passando da sei a 12 mm, però il risultato non è un salto in avanti siderale.
L’audio è sicuramente migliore, ho provato tantissimi generi musicali e ho trovato che questi auricolari siano in grado di adattarsi ai diversi tipi di musica, con piccoli ritocchi attraverso l’applicazione, ma non ho trovato l’eccellenza assoluta.
Sottolineo, se potessi farlo lo farei 12 volte con 12 colori diversi, che questo non significa che il prodotto non sia di qualità elevatissima. Ci sono milioni di sfumature e 100 gradini tra il livello più basso e quello più alto della scala, io metterei questi auricolari posizionati tra il 90 e il 100.
Bisogna invece sottolineare che è migliorata drasticamente la qualità dell’audio in conversazione, che era un vero tallone d’Achille per il modello precedente: ora invece, pur lasciando intuire al proprio interlocutore che si sta usando un auricolare, la voce arriva con livello ottimo e con suono perfetto.
Come già anticipato, uno dei punti di forza di questi auricolari è rappresentato dalla loro applicazione di controllo, una delle migliori sul mercato, che oltre a gestire l’equalizzazione, la personalizzazione dei comandi, l’aggiornamento del software e la memorizzazione di diversi preset, permette anche di fruire di alcuni suoni ambientali che in alcuni momenti possono aiutare per la concentrazione.
Quando si parla di batteria, bisogna capire bene quale sia l’uso degli auricolari per poter dare una valutazione complessiva. Tenete conto del fatto che questi auricolari con la riduzione del rumore attiva durano tra le cinque e le cinque ore e mezza, mentre senza la riduzione del rumore arrivano sei ore e mezza, io non sono mai riuscito ad arrivare a sette.
Sono risultati che nel complesso sono simili a quelli della concorrenza, Bose offre un’autonomia più lunga, ma parliamo di circa 40/45 minuti in più, una cifra che secondo me non è determinante.
Se teniamo conto della carica della custodia, arriviamo a circa 25 ore di autonomia complessiva, vuol dire che potete comunque utilizzare i vostri auricolari per un’intera giornata senza la necessità di una ricarica. Anche in questo caso siamo più o meno in linea con molti dei prodotti concorrenti oggi disponibili.
Con 15 minuti di ricarica si ottiene circa un’ora di ascolto, mentre per la ricarica complessiva ci vogliono circa due ore e mezza quando si usa il cavo, mentre per la ricarica wireless ci vogliono circa quattro ore.
A proposito di ricarica senza fili, la custodia degli auricolari è compatibile con qualunque caricatore QI, un dettaglio che si aggiunge al nuovo modello. Jabra secondo me hai avuto una buona idea spostando finalmente il LED di ricarica sulla parte frontale della custodia.
Recensione Jabra Elite 85T, le conclusioni
La Recensione Jabra Elite 85T si conclude praticamente in gloria, perché questi auricolari mi sono piaciuti tantissimo ed entreranno a pieno titolo nel cerchio ristrettissimo di quelli che tengo sempre nel mio zaino per l’uso quotidiano.
Non vi nascondo, che molti dei prodotti che provo finiscono dentro un cassetto o una scatola e vengono accesi solo quando c’è qualche aggiornamento importante, nel caso invece di Jabra Elite 85T, a chi mi conosce capiterà spesso di vederli nelle mie orecchie durante le mie giornate.
Sono convinto che questi prodotti siano all’altezza di quasi tutto ciò che oggi si trova sul mercato, con un prezzo che tutto sommato può essere competitivo rispetto ai migliori della classe, che ormai si aggirano intorno ai 300 €.
Oggi potete trovare questi auricolari a circa 220 €, cliccando qui, su Amazon, per quello che offrono è un prezzo eccellente.
Anche Elite 75T si aggiornano con ANC
La recensione Jabra Elite 85T è un’occasione gradita per ricordarvi che anche il modello precedente, Elite 75T, si è aggiornato con l’introduzione di una nuova opzione per la cancellazione automatica del rumore.
Questo rende il modello precedente ancora molto competitivo, oltre a dimostrare anche una serietà commerciale dell’azienda che non è facile riscontrare in altri soggetti.
Oggi la versione Elite 75T si trova su Amazon a circa 180 euro, basta cliccare qui. L’escursione di prezzo non è molto alta rispetto al nuovo modello, ma attenzione alle promozioni che compaiono online con posizionamento molto più competitivo.
1 thought on “Recensione Jabra Elite 85T, pronti a sfidare chiunque!”
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