Oggi è il giorno giusto per raccontarvi unboxing e prime impressioni Moto G6 Plus, il nuovo grimaldello che Lenovo userà per aprire in una breccia nel mercato italiano e che (vi anticipo già) ha tutte le carte in regola per farlo.
In primo luogo questo è un prodotto bello da vedere, che riprende le linee estetiche di quello che secondo me è stato uno dei migliori prodotti Moto degli ultimi anni, che purtroppo il mercato non ha accolto con calore, secondo me perché distratto dalle troppe proposte concorrenti e sto parlando del bellissimo Moto X4.
Unboxing e prime impressioni Moto G6 Plus: l’hardware
Il nuovo Moto G6 Plus raccoglie l’eredità di vetro sul fronte e sul retro, con cornice in alluminio e con il segno distintivo del cerchio sporgente sul retro, dove alloggia il doppio sensore fotografico, con capacità di 12 e 5 mpx. La fotocamera offre soluzioni molto interessanti, tra cui la possibilità di fare una foto ad un soggetto e poi cambiare lo sfondo dello scatto, così come quella di isolare un singolo colore in un contesto, ma c’è anche la scansione dei documenti, l’opzione per aggiungere filtri ai volti, così come quella per la ripresa panoramica.
Non voglio che sembri una presa in giro l’uso della scatola di Redmi Note, quella del Moto G6 Plus ha delle sfumature di verde con un gradiente e l’effetto non si può applicare correttamente.
C’è anche la versione di Motorola delle live photos di Apple, cioè piccole gif con le immagini girate poco prima o subito dopo il nostro scatto.
La fotocamera frontale da 8 mpx offre invece l’opzione per il selfie di gruppo.
Il display IPS LCD è da 5.9 pollici con proporzione 18:9, definizione fullHD+, densità di 409 pixel per pollice e una proporzione tra schermo e superficie totale del telefono del 74.4%, leggermente più bassa rispetto ad altri concorrenti, per la scelta di non mettere notch sul pannello e per il mantenimento del sensore delle impronte frontale, che diventa un vero e proprio hub di controllo dello smartphone.
Dentro il telefono c’è un processore snapdragon 630, un octa-core da 2.2 ghz, con 4 o 6 gb di ram, a seconda del modello che può essere da 64 o 128 gb di memoria complessiva, ma con un vantaggio notevole. Potete infatti usare due nano sim e una microSD contemporaneamente.
La batteria è da 3200 mAh, con ricarica super veloce, che per Motorola si chiama TurboPower. Come anticipato, c’è un sensore delle impronte digitali, molto veloce, ma viene rinnovata anche la tradizione dell’active display, una delle soluzioni più originali di Moto, copiata da molti ma mai “pareggiata”.
Curiosa invece la soluzione dell’altoparlante, che è collocato nella capsula con cui si ascoltano le chiamate, con qualità più che buona e volume alto per l’ascolto della musica.
Dentro la confezione ci sono caricatore e cavo con connettore USB Type-C, così come una cover protettiva in silicone, che è installa già sul telefono.
Unboxing e prime impressioni Moto G6 Plus: il software
Come sempre, usare un prodotto Motorola è un piacere estremo, frutto di una combinazione hardware e software tra le migliori del mercato. Lo scorso hanno il brand ha forse pagato la scelta di non inseguire un design “molto cool” per concentrarsi invece sulla praticità dei suoi prodotti, ma quest’anno siamo davanti ad una strada diversa.
L’aspetto è molto più curato e più in linea con le proposte della concorrenza, così come il prezzo è più che centrato, perché il nuovo Moto G6 Plus arriva sul mercato al prezzo di 299 euro.
Se devo cercare qualche cosa che non mi piace molto, penso alla duplicazione della compilazione automatica di Google, che in questo caso si chiama Moto Key e fa le stesse cose che propone Android in forma nativa; così come succede per la presenza di Moto Voice (che in italiano è in versione beta) queste duplicazioni rischiano di creare un po’ di confusione negli utenti meno esperti, ma questo non inficia la bontà complessiva del software di Motorola, che è praticamente “stock android” e che ha le giuste soluzioni per migliore l’esperienza d’uso, come le Moto Actions, che sono strumento sempre utile.
Facendo un movimento tipo “martello” accenderete la torcia, mentre ruotando velocemente il G6 Plus accenderete la fotocamera. Non sono queste le uniche opzioni disponibili, ma se ve le svelo tutte, poi che gusto c’è?!?
Unboxing e prime impressioni Moto G6 Plus, il prezzo
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Il design alla Motorola/Lenovo se lo sono dimenticati mi sà. Se metti davanti il lettore di impronte almeno elimina il logo e relativo spazio occupato che rovina la sommetria verticale del telefono. Poi personalmente l’oblò della lavatrice dietro proprio non l’ho mai digerito a livello estetico. Almeno il prezzo è corretto ma se non hanno sfondato prima è solo un problema di estetica al pari di Sony, ok seguire la propria linea ma solo se vincente!
x Lucchetti Thomas: tutta ‘sta bruttezza nel design di quest’anno io francamente non la vedo. A me nel complesso piace e non disdegno nemmeno il logo motorola sopra al sensore d’impronte, che se non altro aggiunge un pizzico di personalità. L’oblò della fotocamera non è necessariamente migliore o peggiore di altre soluzioni, eccetto forse che per l’eccessiva sporgenza (ma è un problema pratico, più che estetico).